COSA ABBIAMO FATTO
Diritto allo studio, didattica, internazionalizzazione, cittadinanza studentesca, sostenibilità ambientale.

DIRITTO ALLO STUDIO
Fin dalla prima seduta 19-22 abbiamo espresso chiaramente l’intenzione di innalzare la no tax area fino alla soglia isee di 30.000 euro. I primi risultati sono arrivati nel corso del 2020 quando la soglia è stata innalzata da 13.000 a 20.000 euro e successivamente a 22.000 nella legge di bilancio 2021. L’obiettivo finale è ancora lontano ma ad oggi questo rimane l’avanzamento più significativo in termini di accessibilità dell’Università Italiana.
Un importante risultato è stato l’aumento del 3% delle soglie isee e ispe per l’accesso alle Borse di studio, che ha aumentato la platea dei beneficiari delle Borse di Studio in Italia insieme ad un aumento medio degli importi medio di 700€. Il raggiungimento di un sistema di diritto allo studio veramente universale e che garantisca a ciascuno la possibilità di accedere all’università è ancora lontano, ma questo è stato un primo passo in avanti significativo.
Dalle pressanti richieste portate al CNSU per il sostegno sociale di chi studia all’indomani dell’inizio della fase pandemica derivano anche gli stanziamenti effettuati a favore delle locazioni studentesche, dapprima nella forma provvisoria di una dotazione di 9 milioni di euro al fondo per le locazioni all’interno della legge di bilancio 2021 e poi con l’intervento mirato contenuto nel DM del 31 agosto 2021, che istituisce un fondo specifico per l’assegnazione di un contributo affitto, la cui erogazione è rimessa alle università.
CONDIZIONE STUDENTESCA
Abbiamo sempre pensato che l’assistenza sanitaria debba essere gratuita e garantita, anche all3 student3 fuorisede: per questo, soprattutto durante l’emergenza pandemica, abbiamo richiesto e ottenuto in varie città universitarie che il servizio sanitario nazionale e quello locale stipulassero accordi con gli enti di diritto allo studio e le università per garantire tamponi gratuiti e screening costanti. Continuiamo a lavorare per garantire copertura sanitaria, anche per le visite specialistiche, a tutt3 l3 student3 d’Italia!
La tampon tax non dovrebbe esistere e gli atenei devono essere in prima linea per contrastarla. In CNSU abbiamo dato il nostro contributo a questa battaglia, richiedendo che fosse abbassata la tassazione sui beni mestruali al 4% di tutti i tipi, e che fondi appositi potessero essere destinati a distributori gratuiti all’interno degli atenei, come già avvenuto in molte parti d’italia. Abbiamo inoltre chiesto che gli atenei prendano impegni concreti per l’approfondimento accademico rispetto a vulvodinia e della neuropatia del pudendo.
Il benessere psicologico dovrebbe essere al primo posto. Per questo abbiamo chiesto con forza che venissero destinati cospicui fondi nelle varie leggi di bilancio all’aumento degli sportelli di ascolto e supporto all’interno degli atenei, con convenzioni quadro anche sui consultori.
Il contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili comincia anche dalla sensibilizzazione: per questo ci siamo battut3 per ottenere la contraccezione gratuita per tutt3 l3 giovan3 delle nostre città, come già accaduto in alcune regioni, in accordi quadro che possano coinvolgere anche le università.
Ancora in molti atenei la questione della violenza di genere non è tenuta sufficientemente in considerazione: per questo, durante il mandato abbiamo attenzionato il tema, redigendo delle linee guida chiare per la definizione delle molestie, l’istituzione della figura della Consigliera di fiducia, la creazione di sportelli anti-violenza e anti-molestie in tutti gli atenei e un rapporto nazionale annuale che riporti l’attività dei vari Comitati Unici di Garanzia (CUG) e delle segnalazioni pervenute, in modo tale da poter finalmente raggiungere azioni efficaci ed omogenee su tutto il territorio nazionale.
In questi due anni, siamo stati in prima linea per garantire una vaccinazione che non discriminasse nessun3: abbiamo chiesto ed ottenuto che in tante regioni specializzand3 e student3 di medicina venissero vaccinati per prim3, per tutelare la loro salute in reparto, assieme agli studenti care-giver e con fragilità, e che l3 non resident3 si potessero vaccinare contro il Covid-19 fuori regione, anche nel caso delle persone in mobilità internazionale il cui vaccino non fosse riconosciuto.
Il diritto di voto deve essere garantito anche a chi, per motivi di studio, ha cambiato momentaneamente domicilio. Continuando a chiedere la netta riduzione dei costi di spostamento per la comunità studentesca fuorisede, che per esercitare il diritto di voto è sempre costretta a sborsare cifre esagerate per il rientro, durante lo scorso mandato abbiamo chiesto con forza una riforma elettorale che prevedesse il voto per i non-residenti, sulla stregua di quanto fatto anche per i votanti all’estero.
L’università deve essere luogo sicuro di inclusione: per questo abbiamo continuato a lavorare per ‘introduzione di Accordo di Riservatezza per la carriera Alias in tutti gli atenei, garantendo che la stessa venga resa disponibile a tutte le soggettività che ne facciano richiesta, senza barriere di alcun genere.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, nata nel 2015 si è da sempre preposta di promuovere ed incentivare pratiche sostenibili dentro gli atenei. Come CNSU, vista l’importanza nel perseguire tali politiche, abbiamo caldeggiato il ministero ad incentivare le università ad entrarvi.
La tematica ambientale ha assunto un ruolo sempre più importante sin dall’inizio del mandato, grazie anche i vari scioperi per il clima e alla maggiore attenzione dedicata al tema. Le nostre pressioni nei confronti del ministero hanno riguardato principalmente l’efficientamento delle strutture universitarie a livelli energetici superiori. Al momento gli accordi per la ristrutturazione degli edifici sono molto sconvenienti per gli atenei e abbiamo proposto ripetutamente interventi normativi che possano modificare questa situazione, quale, fra tutti, l’allargamento della misura dell’Ecobonus anche alle università.
DIDATTICA
L’introduzione della Didattica a distanza ha visto la necessità di introdurre un mezzo che tutelasse i diritti di tutte le studentesse e gli studenti, perciò abbiamo approvato la Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti, un testo che garantisce il diritto a una connessione stabile, alla privacy, alla salute personale, a una didattica di qualità, ad avere le lezioni registrate e molto altro.
La pandemia ha influito particolarmente sulle studentesse e sugli studenti, stravolgendo la loro quotidianità e, perciò, rappresentando un ulteriore ostacolo al percorso accademico. Per cercare di smorzare i suoi effetti, in questa consiliatura, siamo riusciti ad ottenere, per due anni di fila (2019/20 e 2020/21), la proroga dell’anno accademico al 15 Giugno. È una vittoria importante, in quanto permette a tante e tanti student3 di laurearsi senza doversi iscrivere all’anno accademico successivo, e quindi ripagare le tasse.
Ogni anno moltissim3 student3 sono costretti a rinunciare ai propri interessi, a causa del numero chiuso a Medicina, che non permette la libera iscrizione al corso di studio, nonostante la carenza di medici nel SSN, che è emersa maggiormente nei momenti critici della pandemia. Da anni ci battiamo per la sua abolizione, ancora non raggiunta, in quanto lo riteniamo inadeguato alla valutazione della popolazione studentesca, ma siamo riusciti ad ottenere un graduale aumento dei posti, passando dai 13.072 del 2020, ai 14.020 del 2021. Sono stati fatti passi avanti negli ultimi anni, ma adesso è ora di investire seriamente nel sistema universitario, per riuscire a superare il numero chiuso.
ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO
Abbiamo sempre creduto che per molte professioni, le modalità di abilitazione rappresentassero un inutile spreco di tempo e di denaro che ostacola l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani laureat3: nel corso della nostra consiliatura, dal maggio 2020, abbiamo chiesto una revisione degli Esami di Stato e l’istituzione di percorsi abilitanti che favorissero l’occupazione delle e dei giovani laureat3. La nostra richiesta si è concretizzata con l’istituzione delle lauree abilitanti per i corsi di laurea di farmacia, psicologia, odontoiatria, veterinaria e gli altri corsi professionalizzanti che stiamo attivamente monitorando con la partecipazione ai tavoli tecnici ministeriali.
Per diversi anni migliaia di giovani medici si sono ritrovati ingabbiati nel limbo del cosiddetto “imbuto formativo” che le/li costringe a non poter completare la propria formazione per diventare specialisti3 o medici di medicina generale. Questo fenomeno è scaturito a causa di un numero di contratti di formazione specialistica e di medicina generale inferiore al numero di laureati dei rispettivi anni. Dopo anni di lotte, grazie ai fondi straordinari stanziati durante la pandemia da Covid-19, siamo riusciti ad ottenere finalmente un aumento delle borse di specializzazione che ha quasi portato al rapporto di 1:1 tra borse bandite e candidati al test.
Gestione degli Esami di Stato durante l’emergenza Sanitaria
Fin da febbraio 2020 ci siamo attivati affinché le studentesse e gli studenti non subissero ripercussioni a causa del lockdown e le conseguenti sospensioni dei tirocini abilitanti e degli Esami di Stato: abbiamo chiesto che gli Esami di Stato nel periodo emergenziale si svolgessero con modalità alternative in deroga alle attuali normative evitando così che tante/i giovani abilitandi rimanessero ad aspettare senza poter iniziare a lavorare; ad esempio per l’abilitazione alla professione di avvocato, abbiamo chiesto la sospensione dell’obbligo di frequenza delle udienze al fine del superamento del semestre di pratica e che fosse previsto il solo esame orale.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Durante il mandato 2019-2022 abbiamo monitorato costantemente anche la situazione internazionale, prendendo posizione ove la libertà accademica o l’incolumità stessa della comunità studentesca venissero messe a rischio da interventi governativi lesivi dei diritti fondamentali della persona. In questi anni abbiamo portato all’attenzione dell’organo le situazioni critiche di Turchia, Egitto, Bielorussia, Afghanistan, Ucraina e Russia, richiedendo ed ottenendo specifici fondi per il sostegno delle comunità accademiche a rischio.
Garanzia di copertura degli oneri aggiuntivi da parte delle università per studenti in mobilità durante emergenza COVID-19 </font color>
Non siamo rimastɜ fermɜ nemmeno durante la pandemia! Fin dal primo lockdown ci siamo preoccupatɜ della situazione dellɜ studentɜ in mobilità, improvvisamente bloccatɜ all’estero o vedendosi annullato il proprio programma poco prima di partire. In questa situazione abbiamo richiesto un rientro agevolato per tuttɜ lɜ studentɜ in scambio, nonché la proroga dei bandi di mobilità, monitorando l’attuazione prevalentemente a livello locale e denunciando la mancanza di linee guida nazionali precise.
